Questo fine settimana è stato per noi intensissimo.
Dalle 10 del mattino di sabato alle 19 di domenica, abbiamo presenziato alla festa dello sport organizzata dal Comune di Rho (che ringraziamo per aver accolto la nostra tardiva adesione) e patrocinata dal Coni.
Numerosissime le persone che si sono accostate al nostro stand incuriosite dalle foto di solo due dei tanti campioni italiani che campeggiavano in bella mostra sui nostri poster (Fabio Basile e Odette Giuffrida).
Ci hanno chiesto informazioni e chiarimenti sui corsi, perché tra le tante offerte delle numerose associazioni presenti, erano interessati a far provare ai loro figli il judo, o perchè loro stessi erano intenzionati a praticarlo come amatori o nella versione di autodifesa (nota come MGA)

La sera di Sabato quando gli stand in piazza si sono svuotati, ci siamo spostati nel comune di Pregnana, dove in una serata perfettamente organizzata dall’Unione commercianti, abbiamo avuto modo di stendere la nostra materassina per strada e dare a tutti i bimbi e non solo, la possibilità di salire, giocare, ed esercitarsi con i rudimenti del judo tutto sotto l’egida dei nostri tecnici federali.

Alla fine di un week end così impegnativo, non possiamo che essere stanchi, ma entusiasti perché riconosciamo nei visi dei genitori e dei bambini che ci hanno circondato con le loro domande e la loro passione la stessa meravigliosa voglia di provare ed esaltarsi che nutriamo noi ogni giorno che pratichiamo il nostro sport.

La magia del Judo.

Tutto questo è possibile perché possiamo annoverare nella nostra associazione l’icona del judo Rhodense, Michele Scardamaglia cintura nera 4 DAN, che insegna judo da quasi 40 anni nella nostra cittadina. Chiunque abbia praticato il nostro sport in questo lasso di tempo, non può non aver avuto la fortuna di incontrarlo. E infatti in molti durante queste due giornate, lo hanno riconosciuto e salutato e presentato (e qui la nuova magia) i loro figli che sulle orme della passione di papà o mamma, riceveranno gli insegnamenti dello stesso grandissimo Michele che per prima cosa insegna che il dojo non lo fanno i muri o la materassina, ma gli atleti e i maestri che la calpestano e ci sudano e ridono, e gioiscono perché judo è tante cose, ma soprattutto amore e passione, rispetto e lealtà, coraggio e fatica.

Grazie a tutti i nostri atleti e alle loro famiglie che hanno con noi condiviso questo week end.

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