Oggi vogliamo condividere con voi un post di una mental coach, Giulia Momoli, sulla figura dell’allenatore.

Interessante notare come qualsiasi sia lo sport praticato, identico sia il punto di riferimento.

Sempre buon Judo a tutti!!!

…l’allenatore è una persona, e in quanto persona non può essere perfetto. Ma prende continuamente decisioni affinché il suo team esprima il massimo del potenziale. Spesso non ci dorme la notte per trovare soluzioni, per risolvere imprevisti, per pensare a come poter fare, e lavora ore e ore al giorno, anche più dei suoi atleti, per incastrare ogni pezzetto del puzzle al suo posto e assicurarsi che ogni cosa si svolga in maniera proficua. E lo fa pur sapendo che non potrà mai mettere d’accordo tutti! L’allenatore si confronta con il suo staff, spesso anche con i suoi giocatori, ma poi è consapevole che essendo il leader, l’ultima parola spetta a lui. Quindi si assume la responsabilità, non cerca alibi, non cerca colpevoli in campo o fuori, ma educa i suoi giocatori all’autonomia, alla mentalità vincente, al lavoro duro. Spesso è antipatico, severo, nervoso, ai limiti dell’incomprensibile. Ma è il tuo allenatore e sappi che anche in quei momenti sta facendo del suo meglio.

Forse sta cercando una reazione, forse rompe un equilibrio per crearne uno di più forte, forse ti abitua alla pressione a cui il tuo avversario ti sottoporrà in gara, forse ti sta spingendo oltre quelli che tu consideravi dei limiti. E fa male. A volte lo vorresti strozzare perché già tutto ti sembra complicato e hai una quantità pazzesca di cose da dover gestire… perché ci si mette anche lui?!

Perché lui è lì per questo. Ti allena. Ti sfida. Il suo compito è quello di portarti ad un livello superiore. Tecnico, Fisico, Mentale.

L’allenatore ha necessariamente un disegno più completo di quello del singolo atleta e vuole il bene della squadra. Lavorerà sempre per ottenere il miglior risultato possibile. Anche perché il culo è il suo.

Il tuo allenatore è una persona. Ricordatelo.

Il tuo allenatore, che tu ci creda o no sta dalla tua parte: esulta con te e piange con te. Magari di nascosto. E sono certa che quando ti confronti con lui porti a casa sempre una lezione e un punto di vista che non avevi considerato. Conviene fidarsi davvero, prendere il massimo che ti può dare e concentrarti solo a mettere grande intensità in ogni allenamento e gara…

Giulia Momoli – mental coach

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